Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

martedì 18 aprile 2023

Un Giorno ad Armonia 2023 - scuola Scafidi - 1A gruppo III

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, torniamo ad Armonia assieme ai ragazzi della 1A della scuola Scafidi di Busalla (Genova).

Leggiamo insieme i nuovi racconti nati dalla mente fantasiosa di: Abeddassamad Walid Faouzi, Antonicelli Eleonora e Attmani Anas.

Potete nel frattempo scaricare la raccolta dello scorso anno (qui il post per saperne di più)

(cliccate invece qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

 Abeddassamad Walid Faouzi

PIETRO E LO STRANO CASO DI GIULIA

Era una mattina d'inverno e scesi in mensa per andare a fare colazione con i miei amici: Andrea, Ethan e Anas. Dopo colazione salimmo tutti e quattro in camera per prendere gli zaini, ad un tratto tutto fu buio…

Quando tornò la luce ci ritrovammo incatenati nella cantina della scuola, non potevamo nemmeno chiedere aiuto, perché le nostre bocche erano state tappate con del nastro adesivo.

Credevamo di non avere scampo, ma quando il nostro rapitore scoprì il suo volto e ci liberò, tutti sbalorditi e all’unisono gridammo: “Giulia!! Ma perché ci hai rapiti ??”.

Giulia con uno sguardo molto serio ci fece stare zitti e ci disse che tutti noi e gli animusi eravamo in serio pericolo, perciò si rivolse a me e mi disse di andare dalla preside della scuola e di dirle di far evacuare tutti, perfino gli animali del bosco. Il motivo era un meteorite che stava per colpire il mondo della musica. Così facemmo evacuare tutti, dopo solo due ore il meteorite avrebbe colpito la scuola.

Tre, due, uno e… addio alla scuola!!

Tutti ci ringraziarono, ma il merito andava tutto a Giulia, la ragazza che salvò più di 1200 alunni.

 Antonicelli Eleonora

Tutto iniziò quando cambiai scuola e non mi sarei mai aspettata questa sorpresa.

Ero davanti al portone della nuova scuola, quando una signora coi capelli bianchi mi venne incontro.

"Buongiorno signorina ……"

"Elisa Caputo", dissi.

Fece un sorriso e poi si presentò: "Piacere, io sono la preside Orchestri, ti accompagnerò nella tua stanza. Seguimi!"

Per entrare a scuola, passammo da una porta alquanto strana che, devo ammettere, mi fece uno strano effetto, forse sarà stata la colazione che mi era rimasta sullo stomaco. Appena varcammo la soglia della porta della mia camera, vidi le mie due compagne di stanza.

"Piacere, mi chiamo Giulia" mi disse quella più maschiaccio con un sorriso, "Io Camilla" disse quella più grassottella.

"Piacere mio, sono Elisa" mi squadrarono una per volta, cercando di capire che tipa fossi.

All'improvviso si sentirono delle urla provenire dal giardino. Ci affacciammo alla finestra e vedemmo il prof Filippo svenuto a terra.

Quando il prof si risvegliò inizio a dire cose senza senso. Parlava degli animusi e Giulia vedendo la mia confusione cercò di spiegarmi:" In pratica sono degli incroci di animali, tipo il topogallo o il gattufo."

A un certo punto un ragazzo moro si avvicinò alla mia compagna di stanza, e le diede un bacio sulla guancia.

"Tu sei….." Mi chiese.

"Elisa Caputo, la nuova compagna di stanza di Giulia e Camilla."

Lui si avvicinò e mi mise il braccio sulla spalla. Non so che faccia feci perché Giulia scoppiò a ridere e gli disse: "Dai Pietro, lasciala stare" lui in tutta risposta sbuffò e andò ad abbracciare Camilla.

"Scusalo, certe volte è un po' troppo…espansivo" si scusò Giulia e mi sorrise dolcemente.

Poi mi chiese: "La preside ti ha già dato l'orario?"

"No, glielo andrò a chiedere".

Lei mi fece segno di sì e poi disse che mi aspettavano nella Sala Comune per mangiare.

Andai nell'ufficio della preside e la sentii parlare con qualcuno al telefono. "Sì, il piano sta andando al meglio, non se ne sono accorti che sono una sosia, sto per arrivare dammi il tempo di scendere e andare fino al lago, intanto ora stanno mangiando."

Dopo aver sentito questo, corsi nella Sala Comune per riferire tutto alle mie compagne di stanza. Dopo aver detto loro ogni particolare decidemmo di andare al lago. Camilla volle dirlo anche a Pietro, così anche se contraria, acconsentii.

Uscimmo di nascosto e pedinammo la "preside". Lei arrivò davanti al lago e bussò su una roccia tre volte ed entrò dentro a un cunicolo. Appena sparì nell'oscurità provammo ad entrare anche noi e quello che vedemmo fu impressionante.

C'erano tutti gli animusi, dal primo all'ultimo. Un animaletto, penso fosse un topogallo, corse incontro a Giulia e le diede una leccatina affettuosa sulla guancia. Sentimmo dei mugolii provenire da una stanzina sulla sinistra. L'aprimmo con un calcio e dentro trovammo la preside, legata come un salame. Non facemmo in tempo a liberare la Orchestri che qualcuno ci prese alle spalle e ci diede una botta in testa e l'unica cosa che vidi fu il buio.

Quando mi svegliai avevo i polsi legati ed ero seduta su una sedia, come i miei amici.

“Sciocco da parte vostra venire qui. Vediamo chi c'è: le signorine Camilla e Giulia, il signorino Pietro e la nuova arrivata Elisa. Complimenti, siete molto intelligenti." A dirlo fu il prof Giorgio Verza, insieme a una signora che assomigliava follemente alla preside.

Pietro gli disse: "Perché questa pagliacciata?"

Camilla prese parola: "Beh, io lo so. Aveva scoperto che gli animusi hanno un potere benefico sull'energia della scuola."

"Come fai a saperlo Cami?" Le chiese Giulia con un'espressione confusa sul volto.

"Beh…ecco …" Spostò lo sguardo sul pavimento, il prof la liberò e le si mise di fianco. "Ecco, qualche giorno fa, sono entrata nell'orto e ho sentito il prof parlare di questo progetto con sua moglie, questa signora." Disse indicando la donna somigliante alla Orchestri. "In cambio del mio silenzio mi ha offerto una borsa di studio nella scuola più prestigiosa di botanica su questo mondo e…" le scese una lacrima di pentimento sulla guancia "... ho accettato." Si mise a piangere e uscì dalla stanza, anche il prof e sua moglie uscirono lasciandoci da soli, buttai la corda per terra e mi alzai tranquillissima dalla sedia.

Giulia mi chiese: "Come hai fatto?"

"Beh, dopo dieci anni di difesa personale qualcosina impari" le dissi sorridendo. Andai da lei e la liberai.

Giulia per ringraziarmi si alzò, mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia.

"Ehi mi liberate?" Ci chiese Pietro con la voce spezzata dalla gelosia. Giulia lo liberò mentre io liberai la preside.

A un certo punto la porta si aprì di scatto e spuntò Camilla. " Come…."

"Merito della Eli" le rispose con una smorfia sul viso Giulia, non so perché ma mi scappò un sorriso."

"Dai venite!" Ci disse Camilla indicando la porta.

"Perché ci dovremmo fidare di te? Ti ricordo che fino a mezz'ora fa, eri qui a dirci che avevi accettato …" non finii la frase che le scesero delle lacrime amare sulle sue guance e mi abbracciò.

"Vi dovreste fidare di me perché sono una vostra amica" e dopo aggiunse "e comunque mi sono pentita".

Intanto Pietro aiutò la preside mentre io presi in spalla Giulia ancora scioccata.

Facemmo segno agli animusi di seguirci. Quando fummo fuori corremmo dal prof Filippo a raccontargli tutto. Lui chiamò la polizia che arrestò Verza e sua moglie con l'accusa di rapimento e maltrattamento di animali. Noi perdonammo Camilla e io e Giulia col tempo siamo diventate migliori amiche.



Ora è passato un anno e anche io ho un animusi.

In fondo sappiamo tutti che sta arrivando una nuova avventura.

 Attmani Anas

IL PEGGIOR GIORNO DELLA SCUOLA

Sto andando alla scuola più strana al mondo che si chiama ARMONIA. Mi chiamo Giulia, ho 14 anni e in questa scuola è tutto strano. Ad esempio, la preside della scuola è una persona molto gentile, ma strana perché può diventare invisibile.

Alle ore 12:23 ci danno delle uova di colore viola e brillanti

La preside ci dice: "Questi sono gli ANIMUSI"

"Ma cosa sono gli animusi?" io domando.

"Gli animusi sono degli animali domestici magici e con la musica possono aiutarti a fare qualsiasi cosa" spiega la preside.

Appena la preside finisce di parlare suona un allarme a scuola, perché qualcuno ha rubato il flauto magico. Io dico "Ma quanto è importante il flauto magico?"

La preside risponde: "Il flauto magico è la cosa più importante della scuola perché ha il potere di distruggere qualsiasi cosa al mondo, ma c'è un modo per recuperarlo, ci serve l’ animusi di Giulia"

"Ma perché proprio il mio?"

La preside: "Perché ha il potere di trasportarci in qualsiasi parte del mondo "

Io dico “Ma allora sbrighiamoci a suonare una melodia, così il mio animusi ci aiuterà a trovare il flauto magico”.

La preside dice: “Giulia, ma non è così facile trovare il ladro che ha rubato il flauto magico”, io dico: “Ma allora come facciamo a trovarlo?”, la preside risponde: “Per rintracciare il ladro dobbiamo sconfiggere un mostro, così riusciremo a trovare il flauto magico. Ma prima dobbiamo suonare la melodia del flauto magico, così ci porterà dal ladro.”

Quando abbiamo suonato la melodia il mio Animusi ci ha portato in un posto enorme dove ci sono molte piante e c'è un Colosseo.

Nel Colosseo c'è un mostro gigantesco verde,rosso e blu.

La preside dice: “Per sconfiggere il mostro dobbiamo colpire il suo punto debole che è il collo.”

Io dico: “Preside ho un’ idea, deve diventare invisibile, prendere un bastone e colpirlo nel collo.

Allora la preside diventa invisibile e colpisce il mostro nel suo punto debole e così lo uccide.

Dopo la morte del mostro, si sente una voce che dice "Avete 3 desideri”.

La preside dice “Il primo è di riportare il flauto magico nella scuola; il secondo di distruggere il ladro; e l'ultimo di riportarci a casa.”

Dopo mezz’ora veniamo teletrasportati nella scuola e…


Nuove storie che promettono altre storie! Molto bene, bravi ragazzi! 

Noi ci rivediamo presto per leggere insieme gli altri racconti della 1A.

Claudia


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