Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

martedì 24 maggio 2022

Un Giorno ad Armonia - Barcellonio Greta - Giacobbe Carlotta - Bucci Camilla - Tarantino Sofia

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,

leggiamo le storie di Greta, Carlotta, Camilla e Sofia

(dalla scuola Ungaretti di Serra Riccò, GE)

(cliccate qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria)

Barcellonio Greta Giacobbe Carlotta



Caro diario,

Ti racconto il mio primo giorno ad Armonia.

Dopo aver fatto il giro di tutta la scuola, la preside disse le coppie per le stanze ci nominò per prime e disse: "Rosa Chitarretta e Nina Lavagna."

Non avevo idea di chi fosse Nina ma il suo nome mi ispirava simpatia. Andammo in mensa e una ragazza dai capelli rossi mi corse incontro dicendo di essere la mia compagna di stanza, ci sedemmo vicine e ci presentammo l'una all'altra.

Io dissi: "Ciao, quindi sei la mia compagna di stanza."

E lei disse: "Sì, esatto sono Nina, quindi tu sei Rosa giusto?"

"Si, sono io" continuammo a presentarci finché non arrivò il cibo mi trovai davanti un bel piatto di pasta al sugo di cetrioli, che sinceramente non avrei mai mangiato ma avevo molta fame, di secondo mi diedero un piatto di lumache broccoli e carote. Io e Nina ci guardammo in faccia disgustate, ma con coraggio lo mangiammo e poi finalmente di frutta ci diedero un po' di anacocco.

Dopo il pranzo ci diedero il nostro uovo di animusi e ci spiegarono che era alimentato dalla musica. Ero molto entusiasta di sapere quale fosse il mio animaletto da compagnia io e Nina suonammo tanto per loro fino a quando non fu l'ora di andare alla prima lezione.

Arrivammo in classe e vedemmo un professore alto e magro e molto misterioso, si presentò dicendo: "Buongiorno ragazzi io sono il vostro professore di Musicomagia, il mio nome è Gilberto Gattomatto."

Tutti stavano ridendo sotto i baffi per via del suo strano nome, il professore se ne accorse arrabbiato disse: "Ora inizia la lezione tacete!"

Passata la lezione io e Nina andammo a provare lo sport femminile pallasuono, e ci divertimmo molto anche se avevamo perso la partita. Tornando nella nostra stanza sentimmo due voci quella della preside Orchestri e quella del nostro professore Gattomatto, allora incuriosite ci avvicinammo a loro come se fossimo delle spie e sentimmo dire dalla preside che c'era un pericolo nel lago e che doveva dire agli alunni di evitarlo, poi sentimmo il professore rispondere con la sua approvazione molto incerta.

Noi incuriosite andammo al lago facendo il giro della scuola così che non ci potessero vedere. Sentimmo degli strani versi provenire dal profondo del lago. Subito dopo il piano andò a monte perché il professore Gattomatto ci scoprì e ci disse di tornare nella nostra stanza per prepararci per la prossima lezione.

Noi gli domandammo che ore fossero per sapere se eravamo in ritardo.

Quando lui ci rispose non capimmo. Strano.

Non avevamo capito cosa avesse detto, gli rispondemmo dicendogli che saremmo andate in classe.

Fortunatamente Nina aveva un orologio e ci accorgemmo che avevamo già perso la lezione, allora decidemmo di andare al lago.

Vedemmo il professore buttarsi nel lago allora io e Nina spaventate ed insospettite scappammo ritornando in stanza.

Incontrammo due ragazze che andavano verso la stanza accanto, alla nostra, una mora e l'altra bionda.

Appena ci videro ci chiesero i nostri nomi, poi noi chiedemmo i loro, quella mora si chiamava Carlotta e quella bionda Greta.

Parlammo un po’, erano molto simpatiche.

Entrammo in stanza e incominciammo a riflettere, su ciò che era successo al lago.

Le ipotesi erano diverse: poteva essere caduto, o poteva voler fare il bagno oppure che nel lago fosse nascosto qualcosa.

Mentre parlavamo sentimmo uno scricchiolio e intravedemmo una crepa sulle nostre uova, allora corremmo da Filippo che ci aiutò a fare schiudere le nostre uova.

Appena vidi il mio animusi mi emozionai, era un cucciolo di Volpanda e il cucciolo di Nina era un Fenigatto.

Suonammo per loro fino all'ora di cena.

Andammo in mensa e dissero che a cena si mangiava solo un piatto, questo era i pomodori secchi sott'olio e di frutta il mandarimela.

Notammo che non c'era il prof Gattomatto,

Io e Nina ci insospettimmo, quindi andammo verso il lago per vedere se il professore fosse ancora li.

Nonostante il buio intravedemmo uno strano animale uscire dal lago.

Ci avvicinammo.

Guardando meglio era un animusi da guerra il leonsauro.

Ci spaventammo perché subito dopo corse verso di noi.

I nostri animusi uscirono dalla borsa e cominciarono ad ingigantirsi.

Io e Nina ci guardammo in faccia l'un l'altra e capimmo che dovevamo combattere.

Noi ed i nostri animusi unimmo le forze; io e Nina ricordammo la melodia da suonare ai nostri animusi per renderli forti, la suonammo fino a quando i nostri animusi sembrarono pronti a combattere.

Gli animusi prepararono il pugno e diedero un colpo per terra, si formò una crepa che si espandeva verso il lago.

Il mio animusi scattò verso il nemico, invece l'animusi di Nina, corse verso il lago e diede una manata all'acqua e in un secondo, tutta l'acqua evaporò.

Nel mentre il mio animusi stava spingendo il leonsauro verso il lago fino a farlo cadere dentro, noi avevamo capito che lo volevano imprigionare nel lago oramai prosciugato, quindi suonammo la melodia, volevamo arrivasse ai nostri animusi ma in realtà creammo uno strato di terra che a pensarci bene serviva molto di più di quello che pensavamo.

Mettemmo lo strato di terra per coprire bene il buco dove era intrappolato l'animusi nemico. Così il lago diventò una distesa di terra in cui era imprigionato un animsi pericoloso.

I nostri animusi si rimpicciolirono e stanchi della battaglia caddero a terra, andammo a prenderli e ci accorgemmo che tutta la scuola ci stava guardando e incominciarono ad applaudirci.

E fu così che diventammo le eroine di Armonia.

 Bucci Camilla - Tarantino Sofia

STELLA E IL SUO ANIMUSI



Stella entrò in classe. La professoressa le diede l’uovo con dentro l’animusi.

Poi entrò un altro professore che insegnava musica. Lui le diede lo strumento magico per suonarlo: era il flauto.

Stella dopo cena andò nel suo dormitorio a suonare il flauto, per allenarsi.

Dopo una settimana l’uovo si schiuse e uscì il suo animusi che era una topogatta. Era di colore rosa e la chiamò Kety. Stella la prese in braccio ed era tenera come un peluche.

Quando Stella andò nel suo dormitorio, l’animusi rimase fuori nel giardino della scuola.

Stella dopo un po' si accorse che il suo animusi era fuori. Mentre Stella scendeva le scale per prenderlo si accorse che era sparito.

Stella andò a cercare la professoressa che le aveva dato l’uovo e le disse:

“Mi scusi professoressa le volevo dire che il mio animusi è sparito.”

La professoressa disse a Stella: “Andiamola a cercare, si sarà nascosta da qualche parte.”

La professoressa e Stella videro un ragazzo sconosciuto la professoressa gli chiede come si chiamasse e lui rispose che si chiamava Giovanni.

Stella disse a Giovanni: “Perché hai le mani dietro la schiena?”

Giovanni le rispose che era divertente e bello.

La professoressa disse a Giovanni: “Leva le mani da dietro la schiena!”

Giovanni levò le mani da dietro la schiena e aveva l’animusi di Stella, però Giovanni aveva ripreso l’animusi ed era nuovamente scappato.

Dopo un po' la trovarono, ma era ferita e Giovanni era lì vicino. Stella per la rabbia prese il ragazzo e lo buttò per terra, ma il ragazzo le spiegò che non aveva alcuna intenzione di prendere il suo animuso e ferirlo, voleva solo vederlo e accarezzarlo, perché lui non aveva mai avuto un animusi.

Stella si scusò di averlo buttato per terra, anche il ragazzo si scusò e le diede l’animusi.

La mattina seguente Stella portò l’animusi alla clinica incantata dove curavano gli animusi. Così l’animusi di Stella era tornato in forma e lei era felice.

Giovanni divenne l’amico di Stella, tutti vissero felici e contenti.


Compimenti alle ragazze per la loro fantasia, bell'idea quella degli ortaggi e i frutti incrociati come gli animusi! 
A presto con nuove storie
Claudia :)

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