Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

sabato 14 maggio 2022

Un Giorno ad Armonia - Perella Alice - Passadore Giorgio - Pavan Carlo

 


 

Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,

leggiamo le storie di Alice, Giorgio e Carlo.

(dalla classe 2^C, scuola Scafiti di Busalla, GE)

(cliccate qui per saperne di più sul laboratorio #armonialatuastoria

Perella Alice

LA FORESTA FANTASTICA

Per Giulia era il primo giorno di scuola.

Si alzò in tutta fretta preoccupata di arrivare in ritardo e scelse i suoi vestiti migliori; appese allo zaino il suo portafortuna rosa scintillante; si guardò un’ultima volta allo specchio, sistemandosi i capelli castani, si mise lo zaino in spalla e uscì di casa.

Nel tragitto da casa a scuola aprì lo zaino per essere sicura di non avere dimenticato niente e trovò un bigliettino con un disegno: era una mensa. Non capiva cosa potesse significare.

Arrivata alla scuola di Armonia, attraversò il grande portone verde e provò a dirigersi proprio alla mensa scolastica.

Sulla porta trovò un altro biglietto. Era emozionata: sembrava una caccia al tesoro! Sul foglietto era rappresentata una libreria con bassorilievi, quindi si mise alla ricerca della biblioteca, dove sicuramente avrebbe trovato una libreria; finalmente la trovò, aprì la porta e si trovò davanti alla stessa libreria del disegno.

Si guardò intorno finché non trovò l’altro indizio, vide un bigliettino dentro un vaso di cristallo, lo prese e lo lesse: “Il giro del mondo in 80 giorni”, era il titolo di un libro ovviamente, si girò verso la libreria per cercarlo, ma ce n’erano veramente tanti, come faceva a trovarlo?

Con pazienza cominciò a guardare ripiano per ripiano, finché non lo trovò, fece scorrere la scala perché non ci arrivava, salì e cercò di prendere il libro, ma non riuscì perché rimase in parte attaccato, sentì un “CLACK” e la libreria si spostò, allora velocemente scese dalla scala e si trovò davanti a un sentiero ciottolato.

Lo prese, era tutto così strano e magico. Poco dopo sentì dei rumori provenire dai cespugli. Spaventata si fermò, cosa poteva essere? Saltò fuori un ragazzo. Il suo nome era Daniel, alto, capelli neri, occhi chiari e pelle leggermente olivastra. Gli chiese cosa ci facesse lì e Daniel le raccontò da quanto tempo era imprigionato in quella foresta e intanto si incamminarono parlando di loro.

Giulia ad un tratto vide un altro foglietto, ma chi lasciava tutti quegli indizi? Dovevano scoprirlo. Il biglietto diceva di trovare un libro con la copertina dorata, ma nient’altro.

Nel frattempo si fece notte e cercarono un riparo, trovarono un albero cavo e si strinsero tutti e due dentro, facendo a turno per la guardia.

La mattina seguente proseguirono il cammino, il paesaggio era sempre uguale. Ad un tratto, si accorsero di non essere più soli e tre strane creature sbucarono da dietro una quercia. Avevano il corpo di maiale e la testa di gnomo. Giulia e Daniel scapparono.

Arrivarono ai piedi di una montagna, ma non era molto ripida e si arrampicarono, sulla vetta c’era una strana luce, arrivati in cima facilmente videro il libro, ma dal niente spuntarono gli gnomalini e presero prima di loro il libro. I due ragazzi non potevano crederci! Dovevano prenderlo a tutti i costi, c’era l’indizio per tornare a casa.

Provarono a parlare a quelle creature che inaspettatamente capirono e si dimostrarono molto comprensivi, anzi, diedero loro il libro e aprirono un varco magico, lo passarono e si ritrovarono nella scuola di Armonia, di nuovo nella libreria.

Daniel mancava da sette anni, ma sembrava che il tempo non fosse mai passato.

Seduta ad un tavolo della libreria c’era una ragazza con i capelli blu e con la carnagione molto chiara. Li guardò, fece l’occhiolino e disse: “Daniel piaciuto il viaggetto?”

Daniel evidentemente la riconobbe e con un balzo fu da lei, “Lucilla! Come hai potuto lasciarmi li tutti questi anni!”

E lei svanendo rispose:” Ti ho mandato lei…” E scomparve.

Giulia capì che i biglietti erano i suoi e stanchissimi andarono a cercare le loro stanze.

Il giorno dopo si sarebbero dovuti svegliare presto per cominciare a studiare nella nuova scuola per lei e vecchia per lui.

 Passadore Giorgio

ANIMUSI E DOVE TROVARLI: COCCOLFINO


Il coccolfino, dal nome potrà sembrarvi un animusi coccoloso e tranquillo, ma non è cosi, anzi, è feroce e si arrabbia facilmente. Insomma un perfetto animusi da combattimento.

È un coccodrillo dal busto in su, e ha la coda da delfino oceanico.

Questo animusi è difficile da addestrare ed è molto pericoloso. Misura 5 metri di lunghezza e ha denti aguzzi; con la sua coda può arrivare fino alla velocità di 100 km orari. Le uova del coccolfino sono poco più grandi di un pallone da calcio e poco prima di schiudersi si illuminano. Per far schiudere le uova e nutrire l’animusi si devono suonare melodie tranquille e rilassanti come “le quattro stagioni” di Vivaldi. Questa specie vive nei laghi intorno ad Armonia. Purtroppo ne rimangono solo pochi esemplari.

Il coccolfino ha una scarsa vista e per questo ha un radar a infrasuoni. Con questo metodo può sentire una monetina che cade nel raggio di km.

Una leggenda racconta di uno studente di Armonia che era affascinato dal coccolfino, voleva saperne di più, e magari un giorno addestrarlo.

Questo ragazzo si chiamava Bruno. Il problema di Bruno è che era molto pauroso e aveva il terrore anche della sua ombra, figuriamoci di un animusi, che da quel poco che si sapeva, a quel tempo sembrava essere molto aggressivo. Però, un giorno, Bruno si fece coraggio e dopo le lezioni si recò ad uno dei tanti laghi intorno ad Armonia per cercare un coccolfino.

Non ci mise molto a trovarne uno e ben nascosto dietro un albero. Lo osservava e appuntava tutto quello che scopriva sulla specie. E così faceva ogni giorno dopo la scuola ed ogni giorno si avvicinava sempre di più all’esemplare fino a quando riuscì persino ad accarezzarlo e ad addestrarlo.

Tutto quello che sappiamo oggi sui coccolfini lo dobbiamo a quel piccolo ragazzino curioso.

 Pavan Carlo



Mi presento: sono Carlo.

Oggi è il primo giorno nella nuova scuola. Dopo la terza media ho scelto di frequentare la scuola di musica di Armonia.

Qui ho conosciuto diversi ragazzi e professori tra cui il signor Viola, l’insegnante di pianoforte, e Paolo e Francesca, i miei compagni di classe.

Oggi durante la visita dell’istituto ci hanno consegnato un uovo che dobbiamo accudire durante l’orario scolastico fino a che non si schiude. I professori ci hanno spiegato che all’interno dell’uovo si trova un animusi, ovvero, un essere vivente formato da un incrocio di due animali o insetti.

Il mio uovo, da quanto mi è stato detto, dovrebbe schiudersi tra due giorni; non vedo l’ora di conoscere il mio nuovo amico! Dovrò occuparmi di lui, tenendolo al caldo facendo in modo che abiti in un luogo pulito, assicurarmi che si nutra con regolarità e occuparmi della sua educazione.

Oggi è il giorno della schiusa non faccio nemmeno colazione e corro a scuola. Appena arrivato io e la mia classe ci rechiamo nel laboratorio della scuola e finalmente ho vedo il mo Farfacorno, un misto tra una farfalla e un unicorno.

È abbastanza piccolo perché, è appena nato, però i professori mi hanno detto che diventerà enorme e imponente.

Il Farfacorno è dotato di un corpo di unicorno comprese la testa e le zampe; inoltre ha delle enormi ali simili a quelle delle farfalle che gli permettono di volare.

Mi sono meravigliato della sua testa dove troneggia un corno che mi ricorda una spada e due antenne capaci di addormentarti se lo infastidisci. E non tralasciando la coda! Sembra il corpo di una farfalla ma è urticante, come tentacoli di una medusa, che usa quando qualcosa o qualcuno lo fa innervosire.

Caratterialmente è dolce e coccolone ma si arrabbia facilmente, speriamo di andare d'accordo altrimenti non so come potrei comportarmi! E la cosa mi crea un po' di paura!

Solitamente vive in zone boscose, ma con corsi d'acqua perché ama nuotare come Federica Pellegrini.

Inizia un'avventura, vi aggiornerò al più presto.

Molto simpatiche e originali queste nuove storie. Ringraziamo i ragazzi per averci raccontato le loro avventure ad Armonia e averci fatto conoscere nuovi luoghi segreti e fantastici animusi.

A presto,

Claudia :)

  


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