Buongiorno, Cari Amici Lettori, oggi torniamo insieme ad Armonia,
leggiamo le storie di Anna e Benedetta.
(dalla classe 2^C, scuola Scafiti di Busalla, GE)
Mellino Anna
LUNEDÌ
Sto tornando da lezione con Camilla e Pietro, per far vedere loro il mio uovo.
Quando mi accorgo che è sparito! "Camilla, Pietro sapete dov'è finito il mio uovo?"
" No... non lo abbiamo visto" dicono in coro.
"Ok... mi potete dare una mano a cercarlo?"
"Certo, andiamolo a cercare!"
Ma tra gli scarsi risultati e le varie attività si è fatta notte...
"Andiamo a dormire" dice Pietro
"Giusto…"
MERCOLEDÌ
Martedì non ho avuto tempo di cercare, a causa delle lezioni, quindi vado dal Prof Filippo a chiedergli se avesse visto il mio uovo, ma niente, così vado dalla Preside Orchestri, ma nulla! L'uovo non si trova!
"Basta mi arrendo!" dico disperata...
"No, non farlo ti servirà solo qualche giorno di riposo"
"Ne sei sicura Camilla?"
"Certo Anna ne sono più che convinta!"
SABATO
Nei giorni precedenti un po' ho cercato, ma non c'è traccia del mio uovo sperduto.
L'unica persona a cui non ho chiesto è la mia sorellina.
Vado verso il suo alloggio e dalla porta proviene una melodia STONATISSIMA!
Entro... "Elena! cosa stai facendo con il mio uovo!"
"Non è il tuo uovo! È il mio"
"Non dire bugie, so riconoscere il mio dal tuo, se mi spieghi cosa succede giuro che non mi arrabbio."
"Ok Anna! Praticamente ho voluto prendere il tuo uovo e dare a te il mio perché preferisco il tuo. Mi dispiace!"
"Elena non devi essere triste devi solo promettermi che non lo farai più. Non puoi avere tutto dalla vita ci sta essere a volte gelosi, ma se qualcuno è più fortunato di te tu devi essere felice per quella persona. Hai capito?"
"Sì, Anna ti prometto che non lo faccio più!"
DOMENICA
Finalmente si è schiuso l'uovo di Elena, è un Conigliatto! Sono molto contenta per il suo Animusi e lo è anche lei.
Reale Benedetta
GLI ANIMUSI SCOMPARSI
La mattina seguente Giulia si svegliò, ancora scossa della scoperta della sera prima. Mentre faceva colazione arrivò Pietro e le disse: - Buongiorno! Va tutto bene?
Giulia rispose: - Sì, mi sono abbastanza tranquillizzata.
E quando finirono di parlare, arrivò Camilla e i tre andarono a lezione di Musicomagia. Pietro, molto annoiato, si addormentò sul banco e la professoressa gli diede una punizione: la sera sarebbe dovuto andare da Filippo per aiutarlo.
Arrivò la sera e Pietro si incamminò per andare alla fattoria. Giulia, dispiaciuta, lo inseguì.
Quando Pietro si accorse della sua presenza le disse:
- Giulia!? Vai via, se ti vedono andrai nei guai.
Lei rispose: - Non mi interessa non voglio lasciarti solo. -
E si incamminarono.
Arrivati alla fattoria, videro Filippo che stava suonando una melodia strana con il flauto, una melodia mai sentita.
Quando si accorse che lo stavano guardando smise subito.
Giulia gli chiese: - Ehi, Filippo, cosa stavi suonando?
E Filippo rispose: - No, nulla, lascia perdere. -
E diventò tutto rosso. I ragazzi insospettiti, ma iniziarono ad aiutarlo.
La mattina seguente, Giulia e Camilla andarono a fare colazione e incontrarono Pietro. Mentre mangiavano, sentirono dei ragazzi correre piangendo.
Giulia, Camilla e Pietro li seguirono e scoprirono che erano andati da Filippo a dirgli che i loro animusi erano scomparsi. Purtroppo non gli fu possibile ascoltare molto perché la campanella delle lezioni suonò.
Arrivò la sera e Giulia iniziò a suonare una melodia per il suo animusi.
Quando finì, cercò di restare sveglia ma non ci riuscì e si addormentò.
Nel mezzo della notte, sentendo dei rumori, si svegliò e vide che Ciccio e l'animusi di Camilla stavano scappando dalla finestra. Giulia provò a fermarli ma non ci riuscì. Svegliò subito i suoi due amici e iniziarono a cercarli.
Camminarono per tanto tempo nel bosco fino ad arrivare a un magazzino pieno di ragnatele. Aveva un grande portone con vicino attaccato un cartello, un po' rovinato, su cui c'era scritto: "Magazzino di Filippo - Non entrare".
Leggendolo Giulia immaginò che quello fosse il vecchio magazzino del prof Filippo. Nel frattempo Pietro scorse una finestra, così i tre si affacciarono e videro tantissimi animusi, di tutti i tipi messi in fila.
All'inizio di questa fila c'era una cabina dove entravano e uscivano con il muso imbronciato, il pelo blu e gli occhi rosso fuoco.
Giulia vedendo questa scena, si pietrificò dalla paura. Improvvisamente, da una seconda porta, uscì un ragazzo tutto vestito di nero, con una maschera che gli copriva il volto.
Sedendosi su un trono disse: - Muahahahahahaha! Con questa macchina trasformerò gli animusi in animusi da combattimento evoluti, così conquisterò questa scuola!
Quando finì di parlare, Giulia disse a Camilla di correre e di andare a chiamare i professori e la preside. Quando videro che il cattivo era andato via, Giulia e Pietro decisero di entrare dentro il magazzino e di nascondersi dietro a delle scatole. Gli animusi, quando uscivano dalla cabina, entravano all'interno di una gabbietta sospesa per aria.
Giulia, arrabbiata, corse subito verso la seconda porta per vedere cosa si trovava all'interno. Pietro cercò di fermarla ma Giulia sfondo la porta e urlò: - Ehi, tu! Togliti la maschera se hai il coraggio buffone!
Il ragazzo si tolse la maschera e, vedendolo in volto, Giulia rimase strabiliata… era Luca!!
Ancora scioccata gli chiese: - Ma Luca perché tutto questo?
E lui rispose: - Beh, sai dato che non ero stato ammesso alla scuola ho deciso di non fare partecipare nessuno.
Appena finita la frase arrivarono i professori e la preside. Filippo prese subito Luca e lo portò via. La preside fece uscire fuori i ragazzi e la professoressa di Musicomagia suonò una melodia per far tornare gli animusi normali.
La mattina seguente i tre ragazzi andarono a fare colazione e, quando entrarono nella sala per mangiare, trovarono tutti i ragazzi con i professori e la preside a far loro una festa per ringraziarli di tutto.
Ridiedero gli animusi a tutti e a Giulia la medaglia di studentessa migliore dell'istituto.
Giulia chiese anche dove fosse finito Luca e la preside le rispose: - Ieri sera Filippo lo ha portato dal portone e , con una macchina, gli ha cancellato la memoria rimandandolo nel mondo reale.
Le giornate continuarono e Giulia passò dei bellissimi momenti con i suoi amici fino alla fine dell'anno, quando dovette salutare tutti.
Ringraziamo Anna e Benedetta per averci raccontato le loro storie! A presto per un nuovo viaggio ad Armonia!
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